Master of None | Seconda stagione. Ecco come fare romantic comedy in tv

Aziz Ansari è tornato e insieme a lui il suo atipico ed episodico manifesto generazionale: Master of None; ovvero come fare romantic comedy in televisione.
Si parte dall’Italia in questa seconda stagione di Master of None, una Modena che omaggia il neorealismo italiano visto dagli occhi di un newyorchese: il primo episodio, The Thief, è un Ladri di biciclette versione USA. E tra un dvd de L’Avventura di Michelangelo Antonioni su un comodino e i piatti prelibati dello chef Massimo Bottura, Dev Shah passa le giornate ad imparare a fare la pasta in un pastificio dove conoscerà Francesca, la new entry (e nucleo centrale della storia) Alessandra Mastronardi.
Master of None Seconda stagione: la stessa struttura
La squadra Aziz Ansari/Alan Yang riporta su Netflix la stessa struttura che tanto aveva giovato alla prima stagione: storie episodiche, sconnesse, eppure tutte sullo stesso filo logico dell’amore ai tempi di Tinder e delle velleità che comporta.
Il ritratto italiano che apre questa seconda stagione è un grande omaggio alla nostra terra da parte di uno che ci tiene a raccontarla per come la vede e per come la ama.
Il ritorno a New York di Dev è pesante (ma solo per lui, non sulla carta): Francesca è lontana, ma anche se fosse vicina si sposerà presto con Pino. Per non pensarci, come un moderno Woody Allen, lascia che la vita faccia il suo corso: e tra momenti malinconici e momenti divertenti, quella è una vita vera che empatizza.
| SPOILER |
Sotto questo punto di vista uno dei momenti più riusciti è sicuramente quello finale dell’episodio The Dinner Party, quando Dev e Francesca tornano a casa dopo una cena tra amici (quali Bob Cannavale che fa uno chef televisivo e una comparsata di John Legend #mostnewyorkerthingever): tra i due si avverte qualcosa, lo avvertono anche loro, ma in mezzo c’è il peso di un matrimonio, e quando il taxi fa scendere Francesca alla sua fermata, l’episodio è praticamente finito ma la camera non staccherà per tutto il resto del tragitto dal viso malinconico di Dev.
Aziz Ansari in questi piccoli gesti e dettagli, ha saputo riportare le rom com (romantic comedy per l’appunto) nell’era della televisione in streaming e della peak tv.
Quello di Master of None rimane un racconto sincero, accompagnato da musica sincera – fra i tanti Mina e la bellissima Amarsi Un Po’ di Lucio Battisti – che più che raccontare continua a mostrare la vita vera e storie d’amore meglio costruite in un’ora di tv – provate voi a non innamorarvi della Mastronardi mentre guardate L’Avventura e fuori nevica, proprio come accade nell’episodio 2×09 dal titolo Amarsi Un Po’ – che in anni di cinema.
Soprattutto gli ultimi, precisiamo.
Grazie Aziz, non cambiare mai.